onedjLa Audio Arteria casa produttrice di questo nuovo software per dj, rilascia una nuova versione aggiornata con nuove funzioni. Gli aggiornamenti sono stati fatti in modo graduale dove vengono inserite mano mano nuove funzioni attualmente tutte quante in modo funzionale tra le quali il miglioramento del supporto per iTunes, aggiunta di nuove mappature, e migliorate alcune nuove funzioni, su questo link, troverai tutti i miglioramenti effettuati.

Questo software potrebbe sembrare uguale a tutti i comuni software di audio mixing per dj, ma viene sviluppato con un nuovo concetto di editing on the fly, ovvero è possibile fare cambiamenti, o aggiungere parti di canzoni al volo come se stessi utilizzando un software di audio editing ma il tutto mentre suona il brano.

Puoi vedere il video dimostrativo visitando il sito del software per maggiori chiarimenti.

One dj il nuovo modo di concepire il mixing on the fly

Giunto al rilascio della versione 1.6 annunciato lo scorso 10 giugno, l’One dj è un software per dj concepito in modo orientato all’editing, cosa che potrebbe far piacere ai tanti producer che fino a ieri in una situazione live potevano sbizzarrirsi solo con i knob del mixer.
Ovviamente come già avresti potuto intuire tutto ciò non rappresenta una novità. Già nel 2000 la Native Instruments presentò Traktor Studio che permetteva di mixare due brani e nello stesso tempo si potevano impiastrare di loop e di effetti, mentre il famoso Cool Edit 2000 segnava l’inizio dell’audio editing fatto come si deve, dove i brani potevano essere mescolati e modificati in studio usando le piste audio dette tracce.

Oggi l’unione di questi due software ha creato diverse soluzioni per dj, dove la più celebre è indubbiamente quella proposta da Native Instruments con l’introduzione dei Remix Deck già dalla versione 2.0 , dove si ha la possibilità di inserire in un deck fino a 64 campioni composti da loop, da voci o strumenti campionati che potrai andare a mescolare seguendo la tua creatività, tutto questo è possibile integrarlo anche ad un hardware apposito, poi abbiamo altre soluzioni come Mixmeister che propone il Mixed in Key Mashup, la professionalità di Ableton Live, e anche Virtual Dj ha messo il suo contributo a tale riguardo.

Traktor F1

Kontrol F1, Hardware in grado di controllare tramite pad i campioni impostati nel Traktor

One dj che cosa cambia.

Quando One dj venne presentato per la prima volta al Namm nel 2013 il pubblico era molto scettico, ma nonostante ciò la Audio Artery casa produttrice dello stesso software ha continuato a seguire la propria filosofia portando un prodotto finito e sempre più efficiente.
Questo software è innanzitutto un dj tool a tutti gli effetti, il quale permette di effettuare dei mixaggi veri e propri come nel caso software principali già noti, ti permette anche di editare le canzoni, ovvero su una traccia potrai aggiungere dei loop, o campioni o voci o quello che vuoi tu, e tutto questo potrai farlo mentre il brano scorre senza interrrompere nulla, ti basta trascinare il tuo campione nel deck e posizionarlo sul punto della traccia in cui vuoi che venga eseguito, come in Ableton, puoi quindi remixare una canzone al volo in studio o in una live performance, e avrai la possibilità a fine lavoro di poter salvare la tua creazione, rieditara in un secondo momento oppure potrai esportarla come file audio. La qualità del lavoro è molto funzionale, le giuste funzioni ti permettono di muoverti nel modo più professionale ed efficace.

One dj caratteristiche

Ovviamente tutto ciò non sarebbe nulla di eccezionale se non vengono abbinate le caratteristiche giuste:

  • One dj permette innanzitutto di muoversi in modo molto intuitivo e intelligente nella selezione dei comandi che occorrono che nella gestione della grandezza dello schermo, permettendoci di gestire il quadro lavoro nel modo più flessibile, farci scegliere le funzioni di cui abbiamo bisogno e nascondere il resto;
  • Puoi suonare come se avessi un numero illimitato di decks, ogni campione rappresenta un deck e puoi controllarlo come un cdj o un player a tutti gli effetti, che combinati tutti assieme possono essere messi in sync in modo simultaneo e accurato;
  • Puoi costruirti la tua creazione nel modo più professionale come accennato prima, e questo ti consente di salvare ed esportare il tuo lavoro per poterlo riaprire in un secondo momento;
  • Hai la possibilità di assegnare gli effetti in qualsiasi punto tu voglia, al cdj per la singola traccia o al mixer per gestirli sul master, il tutto può essere gestito da un pannello di routing audio che conferisce un ottimo quadro visivo della situazione;
  • Il sistema di browsing multimediale è abbastanza flessibile e permette di ricercare tracce sia dalle playlist iTunes che dai server multimediali, le playlists possono essere raggruppate in modo flessibile e possono contenere alcune informazioni sui marker, sulle transizioni, sugli effetti o altro, puoi inoltre salvare qualsiasi tipo di metadati sulle tracce in modo instantaneo ma preservando il contenuto della traccia originale;
  • One dj attualmente supporta la maggior parte o quasi tutti i tipi di controller rilevandoli immediatamente e offrendo la possibilità di modificarne le impostazioni e i parametri di mappatura, ne da la possibilità di costruire la mappatura del proprio controller qualora non esistesse, attraverso una pratica ed intuitiva interfaccia, la one dj semplifica il tutto mettendo a disposizione una pratica guida, inoltre si ha la possibilità di usare più controller con più mappature, ma d’altro canto come hai ben capito non supporta il timecode.

Ne ho accennato solo alcune principali, ma l’elenco completo di tutte le caratteristiche puoi trovarlo a questo indirizzo.

Per concludere, abbiamo capito che One dj rappresenta un ottimo compromesso per chi vuole creare, conciliando la figura del producer con quella del dj fondendone la vera figura del djproducer. Insomma hai si le basi per effettuare un mix di tracce, ma hai anche gli strumenti per effettuare dell’audio editing e remixing al volo e della produzione vera e propria in modalità live.
Credo che questo potrebbe stravolgere il modo di vedere un concetto di mixing digitale diverso, non nuovo, ma diverso, dove si ha più flessibilità e ampie possibilità di manipolare a 360 gradi una traccia. D’altro canto ci allontaniamo sempre di più al concetto in cui un dj deve lavorare di polso e di orecchio per passare ad un altro brano. E tu cosa ne pensi?