La Metrica.
Capire e studiare una canzone
Alla base di un bravo dj dovrebbe esserci anche un buon musicista, insomma se non conosci la metrica musicale e soprattutto non sei portato a sentire nell’indole la struttura di una canzone sarà difficile diventare un bravo dj, ma se pensi che Einstein aveva 2 in matematica, potresti essere uno di quelli che dopo aver letto il mio blog diventerà un artista.
La maggior parte dei djs di un tempo erano tutti musicisti, le loro produzioni venivano composte in gran parte da campioni creati da loro con strumenti reali, attualmente la passione crea un filo logico con la musica dove alcuni sono sicuramente portati sentendo in una canzone persino gli strumenti più nascosti, altri ci provano inventando qualche melodia, altri sono convinti di essere sulla giusta strada, e sia io che te siamo in una di queste tre categorie, non si scappa!
Imparare a mixare in metrica
Se il tuo intento è quello di imparare a mixare in metrica allora potrai dare un occhiata ai miei tutorial dove nella sezione dedicata al mixaggio in metrica, potrai trovare periodicamente degli esempi scritti con video dimostrativi che ti spiegano come creare un mixaggio rispettando le leggi della metrica iniziando da una base facilissima e andando sempre di piu ad aumentare di livello in modo tale da poter capire come funziona il meccanismo.
Capire la metrica di una traccia
Se invece il tuo intento è quello di capire come è composta una traccia allora dovrai imparare a capire come suddividere una traccia in periodi, continua a leggere il mio articolo, dove troverai dei link di approfondimento che ti spiegano nel dettaglio ogni argomento.
La percezione
Inizia a prendere un brano o un album e carica una versione extended, ma nel caso puoi ascoltare anche un ritmo di quelli che ho messo a disposizione in questa sezione, sentirai per forza un battito, una battuta, quando si dice di tenere il tempo significa che bisogna battere le mani o un piede o quello che si ha da battere in corrispondenza di questa battuta, e questa battuta ha dei battiti regolari.
Battuta per Minuto
Alcuni brani hanno una battuta più veloce altri più lenta, questa velocità viene misurata in bpm (battiti per minuto). Prova a contare quanti battiti ci sono nella tua canzone nell’arco di 15 secondi, moltiplica per 4 e ti uscirà la battuta del brano, ad esempio se un brano ha 30 battiti in un quarto di minuto, moltiplicati per 4 ovvero 30×4 farà 120 battute per minuto.
I battiti di una canzone di regola viaggiano sempre in serie da 4, ovvero i famosi quattro quarti (4/4) che compongono una battuta, questi sono fondamentali, perché sommati tra di loro compongono parti di canzoni, ovvero 8 battute, 16, 32, 64, 128 battute, queste parti vengono chiamate periodi che hanno tutti la stessa struttura divisibile per 4.
Adesso se fai bene caso, prova a contare le battute, e noterai che ogni 4 battute sembra che lo spezzone che hai sentito si ripete, e riascoltandolo sentirai che si ripete un’altra volta, e un’altra volta ancora, e dopo essersi ripetuta per 4 volta succede qualcosa di nuovo tipo il cantato, il ritornello o qualcos’altro, magari si ripete lo stesso ritmo con aggiunta di uno strumento, o semplicemente senti uno stacchetto o una piccola pausa che introduce la sequenza, questa si chiama metrica musicale.
Grazie alla metrica musicale possiamo intuire quando la canzone avrà un cambiamento pur non conoscendola (salvo miracoli), e quindi rispettando queste regole musicali e come se stessimo guidando un’auto che non conosciamo su una strada che ci ricordiamo e che i segnali stradali ci guidano meglio.
E’ molto importante tuttavia studiare una traccia audio per capirne bene i periodi e la sua struttura, questo significa che se conosci le regole della metrica musicale, puoi azzardare un’improvvisazione.
Altresi nel canto la metrica ci fa capire quando dobbiamo iniziare a cantare, guarda i cori dove c’è solo un direttore che muove la mano a tempo di musica, dopo il giusto quarto tutti contemporaneamente aprono la bocca per cantare, ma lo stesso vale per il ballo, come ad esempio per i balli da sala, prendi un tango ballato in due, dove i movimenti di entrambi sono sincronizzati, o i balli di gruppo dove cambiando il periodo, viene cambiata la coreografia.
A questo punto puoi capire che la conoscenza della metrica musicale crea una sintonia tra di noi, un unione comune, accomunata da semplici leggi naturali e istintive.
Nel caso del djing la metrica serve principalmente nel concepire la struttura di un brano, e spesso a capire dove si potrebbe iniziare un passaggio, o come gestire il brano uscente durante il passaggio, ma anche a capire la struttura di un brano quando il periodo cambia e memorizzarne i punti migliori.
La metrica e i fondamenta
La Battuta, il beat
Alla base della metrica, abbiamo il concetto di battuta, espresso in battito, i famosi beat che trovi anche nei software, la battuta potrebbe essere un concetto semplificato, ma non è cosi, spesso ti ritrovi contro tempo proprio perchè non hai rispettato alcune regole sulla battuta.
Se non ti è ben chiaro il concetto di battuta, ho preparato un articolo che spiega in modo dettagliato il concetto di battuta e ti consente di approfondirlo bene.
La Misura, il bar
La battuta, rappresenta il primo tassello sull’apprendimento della metrica, in quanto successivamente è importante chiarire il concetto di misura, che introduce la prima regola nella distinzione dei vari tempi di ciascuna traccia audio, puoi apprendere i concetti della misura sulla metrica musicale in questo articolo.
Il Periodo, la phrase
Dopo aver costruito i primi fondamenta sull’andamento di una melodia, è importante suddividerla in periodi o frasi, nelle parti che dopo le fondamenta costituiscono le mura, la struttura di una traccia audio, e grazie alla conoscenza dei periodi musicali che possiamo iniziare a basarci su un mixaggio fatto in base alle regole della metrica, puoi vedere un tutorial su come distinguere e imparare a distinguere i periodi della metrica QUI.
Il mio articolo è costruito con esmepi correlati da video esclusivi che contano la battuta di una canzone e ne illustrano le parti relative al periodo con tanto di spiegazioni sull’inizio e fine del periodo preso in esame.
Un brano da discoteca ha una struttura diversa in base al genere, ma l’importante è capire i periodi principali.
La versione extended di un brano è composta da due periodi fondamentali, l’intro e l’outro (o finale) periodi presenti nelle versioni estese che ti consentono di unire le canzoni tra loro: mentre finisce la canzone e quindi in fase di outro, si può collegare l’intro della canzone entrante rispettando i tempi, in modo tale da creare una continuità musicale prendendo come riferimento la tecnica di base di beatmatching.
Dopo l’intro troviamo solitamente una strofa detta anche body che è la parte centrale del brano composta dal motivo di punta, e si sussegue un ritornello detto anche refrain, spesso viene attaccato anche da un ponte o bridge che lo introduce.
Nel genere EDM (Electronic Dance Music) è presente il drop che è la parte che pompa!.
Spesso la parte che pompa ma anche quella del ritornello se cattivo, può essere “caricato” da un periodo che appunto ne da la carica detto build-up, di solito si tratta di una scarica di batteria che inizia piano e a basso volume, poi si alza e diventa sempre più frequente fino ad esplodere con il ritornello o col drop.
Nella parte centrale possiamo avere alcuni periodi che spezzano, sai la monotonia brutta cosa, quindi ascoltando quelle parti solo cantante senza batteria con una musichetta di sottofondo, saprai che quello sarà un breakdown.
Infine possiamo avere il break che è composto da una parte breve che si interpone in determinati punti come subito dopo l’intro o subito prima dell’outro, dura pochissimo e può essere caratterizzato anche da una scarica di batteria, ma solitamente viene interpretato come una pausa, come lo suggerisce il nome stesso.
Troverai nell’articolo dedicato al periodo altre parti della traccia quali il periodo di stop, lo special, o solo che sono più rari ma non impossibili da trovare.
Il cambio tra i vari periodi è caratterizzato da un certo numero di battute, ad esempio dopo una strofa di 32 battute, ti ritroverai il ritornello e contando ad esempio 16 battute sapendo che dopo hai l’outro, alla fine della sedicesima battuta puoi fare partire il disco uscente.
Ovviamente la comprensione della metrica musicale susegue al fatto di dover imparare a mettere a tempo due tracce, successivamente è importante capire dove bisogna mettere a tempo queste due tracce, e successivamente capire tutte le tecniche del mixaggio.
La spiegazione di questo articolo come puoi notare è molto banale, ho cercato di immaginare che io e te fossimo seduti ad un tavolino di un bar e stiamo discutendo, dove ti sto illustrando quanto detto.
Tuttavia se vuoi imparare bene come è strutturato metricamente un brano, hai bisogno di approfondire bene il concetto di battuta, misura e di periodo con spiegazioni ed esempi audio e video correlati, è molto importante studiare bene qualche esempio pratico di metrica in generale.
Tutto questo allo scopo di introdurre il concetto teorico senza appesantire troppo quello che c’è da mettere nel bagaglio, ma è molto importante fare un passo in dietro e studiare bene i basilari mentre ti stai allenando, questo allo scopo di eseguire un metodo di apprendimento parallelo allo scopo di imparare e migliorare. Se vuoi imparare, devi impegnarti e scegliere i metodi giusti.
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Angelo dice:
DarioPower dice:
fabrizio bevilacqua dice:
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