Conchiglia, testina, stilo puntine
Dopo aver descritto qualche particolare importante relative alle caratteristiche del giradischi in particolare, Le puntine, chiamate così volgarmente, ma si tratta di tutto un blocco composto da una conchilglia che incorpora testina e stilo.
non dobbiamo trascurare alcuni elementi indispensabili al suo funzionamento:
Come funziona una puntina per giradischi
Una puntina per giradischi è formata da tre componenti base: Lo stilo che traccia la scanalatura su cui è stata impressa la traccia; il cantilever che è la parte su cui è montato lo stilo e il sistema di registrazione che converte il movimento dello stilo e del cantilever in impulsi elettrici sonori che verranno amplificati e riprodotte dall’impianto musicale.
Lo Stilo, Stylus o puntina
Lo stilo è la parte della cartuccia che sta a contatto con il disco, il braccetto vi imprime una certa forza in modo tale da farlo adagiare perfettamente sulla scanalatura mentre il disco sta girando. La forza impressa sulla puntina dal braccetto detta anche Traking force ha un certo valore che comunque è abbastanza bassa per preservare l’usura del disco e della puntina che varia da 1 grammo fino a 4 grammi. Lo stilo deve essere di costruzione molto dura, altrimenti si usura facilmente, il materiale più comunemente usato per gli stili di qualità è il diamante puro
Il Cantilever
La funzione del cantilever è quella di trasmettere il suono raccolto dalla puntina all’impianto sonoro, lavora in modo molto veloce e accurato nella trasmissione degli impulsi, quindi un buon cantilever deve essere molto leggerlo in modo tale da poter rispondere senza inerzia alle trosioni provocati dalla rotazione della scanalatura del disco e allo stesso tempo dovrebbe essere rigido, perchè qualsiasi flessione o vibrazione vanno ad aggiungere delle distorsioni all’impulso sonoro trasmesso.
Sistema di generazione
Le puntine per giradischi lavorano sfruttando il principio dell’elettromagnetismo che consiste nella trasduzione dei movimenti meccanici in forza elettromotrice, dove nel nostro caso il movimento dello stilo che compie leggendo le onde impresse nelle scanalature del disco, genera un impulso elettrico che il canteliever trasforma in un segnale di uscita che passa al sistema di generazione il quale è composto da una bobina di rame che lo trasforma in un impulso sonoro.
Ma detto in modo più volgare e pratico, la puntina in realtà è una piccolissima punta simile a quella di un ago, montata su un supporto adeguato detto conchiglia o in gergo headshell, questo viene montato sul braccetto che ha il compito di farle posizionare meccanicamente su tutta l’area del disco e la puntina adagiata sul solco del vinile ne percorrerà le varie forme d’onda interpretandole in suono, infatti i solchi non sono tutti gli stessi, ma assumono un ampiezza diversa in base al tracciato musicale. Prova a chiudere il mixer e far partire il giradischi, appoggia l’orecchio vicino la puntina e sentirai ugualmente il suono, ovviamente eccezione fatta per un disco timecode.
Tipi di puntine
Come accennato nel primo articolo l’uso del giradischi prende due strade totalmente diverse anche nel caso delle puntine, ci sono quelle per il clubbing e quelle per lo scratch, in base alla forma della puntina, ovvero la forma dello spillo che va a toccare il solco del disco che può essere di tipo sferica o ellittica.
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- La puntina sferica grazie alla sua forma analoga, riesce a coprire in profondità la parte interna del solco e fare ascoltare di più le basse frequenze, e soprattutto ha una maggiore superficie di contatto, una maggiore presa e una pressione più bassa, da qui si può intuire che la puntina rimane bloccata di più nel solco e può scappare di meno. In genere può essere caricata di più tramite la regolazione del peso del braccetto. La puntina sferica tende ad usurarsi di meno e ad usurare di meno il vinile stesso, sono progettate per resistere a performance estreme e strattonameni pesanti, sono indicate per lo scratch e il turntablism;
- La puntina ellittica per la sua forma quasi lineare ha la capacità di coprire l’intero solco e quindi aderisce bene alle pareti esterne con il conseguente aumento sia della superficie di contatto, che dell’usura del disco e della puntina, ovviamente non sono indicate per lo scratch.
Struttura della puntina, headshell o a becco
Quando vai a scegliere la tua puntina dovrai avere le idee ben chiare, perché se dovessi cambiare idea, dovrai cambiare tutto il sistema incorporato, se ad esempio scegli una puntina della Stanton, acquisterai stilo e testina, ammesso che tu abbia già l’headshell su cui montarla, così quando si consumerà la puntina, dovrai acquistare solo lo stilo di ricambio mantenendo la testina Stanton, ma al contrario non potrai acquistare una puntina ad esempio Shure, perché non potrai mai montarla sotto quel tipo di testina, mentre l’headshell sono tutti gli stessi, e potrai montarci qualsiasi tipo di stilo che vuoi, molte headshell, hanno la possibilità di aggiungere del peso aggiuntivo avvitando un pesetto ulteriore in testa alla conchiglia, oppure molte testine forniscono dei blocchi da aggiungere tra lo stilo e la conchiglia, i pesi hanno una massa di crica 2gr e 4gr, io personalmente sconsiglio. Molti incollavano una monetina alla fine del braccio, (2 centesimi pesano 2gr), anche questo è sbagliato.
Molte puntine e testine vanno montate quindi sotto l’headshell, di solito il giradischi ne fornisce una, e questo necessita un pò di manualità, vanno collegati dei fili, e regolata la testina, ma è possibile personalizzare in modo ottimale il proprio setup. Invece le puntine a becco tipo le Concorde che fornisce la Ortofon, non necessitano di una grande calibrazione, basta avvitarle direttamente sul braccetto e sono un blocco unico, conchiglia e testina, andrà solo sostituita la puntina, hanno comunque un ottima stabilità e sono di tipo lungo. Le puntine OM invece sono delle ibride, hanno una
struttura a becco ma più corte, di circa la metà, e vanno montate su headshell, mentre il ricambio dello stilo è simile a quello usato nelle puntine a becco.
Non vi è una sostanziale differenza di prezzo tra i tipi di puntine a blocco o a becco, per club o per lo scratch, ma ovviamente si trovano sul mercato anche puntine che hanno un prezzo molto basso, da utilizzare solo per ascoltare i dischi ma non per suonarli, quindi a mio parere per avere una buona puntina è necessario spendere sulle 50 euro blocco testina stilo, e sulle 70 per quelle a becco, come non è necessario spendere una fortuna, è vero che bisogna partire da una buona base per non far saltare la musica, e le puntine lo sono, ma è necessario affrontare la giusta spesa. Grandi produttori di puntine come accennato sono la Shure, Ortofon, Stanton, Numark.
E’ necessario successivamente regolare la puntina nel modo ottimale in modo tale da non soffrire le vibrazioni e non saltare da un solco all’altro come un canguro, da qui ci sono molti parametri che influiscono, come la qualità della puntina come accennato prima, ma anche il suo stato di usura, e anche come viene impostato il giradischi, ad ogni modo verrà trattato in futuro.
E’ stato infine detto che alcune puntine durano di più e altre di meno, ma non bisogna fraintendere questo parametro, in quanto una puntina per lo scratch, vista la sua estrema usura, deve necessariamente durare di più, al contrario di una puntina da club, che alla fine compie un percorso leggero, si basa più su un concetto sonoro, ma con una corta durata, che in confronto ad una puntina da scratch, è un valore di consumo più elevato.
Le puntine come per tutti gli altri componenti hanno bisogno di una certa taratura, nonchè una certa pulizia e manutenzione periodica.
One Comment
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Buonasera,
vorrei cambiare la mia Stanton EL 680 del mio vecchio Denon DP 1000 con una Sumikp black pearl.Cosa ne pensate? Suggerimenti?
Grazie.
Mario.