Come fare i collegamenti timecode tramite dispositivi con scheda audio integrata

Il timecode non è altro che la tecnica che consente ad un dispositivo analogico come un cdj o un giradischi di poter controllare le tracce su un computer con su installato un software di audio mixaggio, il tutto tramite un algoritmo contenuto in un supporto il quale dispositivo leggendolo andrà a trasmettere al software tramite la decodificazione del flusso dati / audio della scheda audio.
In parole povere, tramite un giradischi, puoi suonare le tracce che hai sul computer, ma per fare ciò ti serve una scheda audio.
Al giorno d’oggi dopo l’evolversi del software di audio mixaggio, le schede audio le infilano dappertutto, anche se i benefici di una scheda audio esterna sono considerevoli, ma tieni presente che la flessibilità del mercato offre tante soluzioni, anche se oggi la scheda audio vera e propria si sta mettendo da parte, vuoi perché i modelli di hardware correlato vanno sempre ad evolversi soprattutto in qualità e funzionalità, vuoi perché la semplicità d’uso di un hardware che contiene una scheda audio è superiore, anche se io una scheda audio nella borsa ce l’ho sempre, e fidati che spesso mi è capitato di tirarla fuori (come un jolly) all’ultimo momento.

Attualmente gli hardware che montano le schede audio interne sono del tipo mixer, e del tipo controller, si presuppone che se vuoi collegare un dispositivo analogico per il timecode, dovresti avere anche il supporto cd o vinile timecode in base al software che vorresti usare, o sceglierne uno compatibile, e quindi munirti di cavi del tipo rca.

Mixer con scheda audio integrata

Rane ttm57 MkIII modelli di mixer, i cosiddetti mixer digitali, consentono di collegare due piatti o cdj ad un mixer come se fosse un collegamento analogico, hanno un uscita usb che andrà collegata al computer, il riconoscimento del software in linea di massima è sempre automatico in quanto spesso questi mixer escono già con un software di audio mixaggio incluso che ne riconosce le specifiche, i supporti utilizzati, e ne carica le impostazioni ottimali di utilizzo compresa la mappatura consentendo di mettersi all’opera già dal primo momento come se avessi una consolle analogica. I mixer più usati in commercio sono quelli ibridi, ovvero gli analogico-digitali, che consentono di usare lo stesso mixer sia come il classico mixer analogico che controlla i due canali e qualche piccola funzione integrata in più (come il filter), e sia in modalità digitale dove tutti i pulsanti servono per pilotare il software di audio mixaggio, questo passaggio va fatto tramite uno switch o un pulsante che ti consente di suonare in modalità THRU ovvero con il supporto nativo audio (un cd musicale, o un vinile mix).
In definitiva, i collegamenti timecode di un dispositivo analogico come un cdj o un giradischi, ad un mixer digitale con scheda audio integrata va fatto collegando ciascun dispositivo al mixer come se dovessimo collegarlo in modalità analogica, successivamente il mixer va collegato al computer tramite usb, non è necessaria la configurazione quindi è necessario solamente attivare la modalità timecode dal mixer stesso.
Fai bene attenzione però, alcuni mixer possono essere fraintesi come digitali solo perché hanno una connessione usb sul pannello posteriore, ma non sempre è così in quanto hanno solo la funzione di far registrare direttamente dal mixer al software in dotazione presente sul computer, questo è molto utile per chi registra in modo frequente i propri mixati, evitando collegamenti aggiuntivi e logoranti o per chi vuole registrare i propri vinili su un formato digitale, ma questo tipo di mixer non è adatto all’uso della funzione timecode.

Controller con scheda audio integrata

numark n4I modelli di controller di nuova generazione e soprattutto quelli di fascia professionale, hanno quasi tutti una scheda audio integrata, questo significa che oltre alle funzioni di base che possono offrirti, ti danno anche la possibilità di collegare un paio di giradischi o cdj ad essi come in un comune collegamento al mixer, per poi usarli come elemento del setup per il timecode, il collegamento è altrettanto semplice, ma questa volta un pelino più ingannevole, i controller con la scheda audio integrata per il timecode hanno i comuni attacchi rca come quelli del mixer che in genere sono posti al centro del pannello posteriore del controller o in adiacenza ai canali sempre nella parte posteriore del pannello, quindi ti ritroverai la coppia di attacchi rca del tipo Line/Phono contrassegnati dalla lettera o dal numero del canale dove dovrai collegarci i tuoi cdj o giradischi. La configurazione a livello software spesso non è difficile, questa è molto relativa al controller e soprattutto in base al software che da in dotazione la casa, quindi già se ne da un software in dotazione significa che non avrai problemi ad usarlo con quel software, in caso contrario dovrai trovare le specifiche e relativa mappatura.
In definitiva per i collegamenti timecode di un dispositivo analogico come un cdj o un giradischi ad un controller con scheda audio integrata per il timecode, non devi fare altro che collegare il dispositivo all’ingresso rca contrassegnato con il nome del canale che andrai a collegare in timecode, successivamente come nel caso del mixer, andrai a commutare la modalità analogica, o in timecode.
Fai bene attenzione però che i controller a questo punto si dividono in tre fasce, i controller senza scheda audio, sono pochi ma esistenti, ovvero quella fascia di controller muti che fungono da hardware, ovvero vanno collegati solo al computer tramite usb ed hanno la funzione di controllare solo il programma, per quanto riguarda il flusso audio è necessaria una scheda audio esterna; Poi abbiamo i controller con scheda audio integrata che sono quelli, dalle fasce operative e di prezzo più diffusi, questi non permettono di collegare nessun dispositivo per essere usato come timecode, al massimo, ne permettono il collegamento per essere usati come sorgente ausiliaria (Aux); Infine abbiamo i controller con scheda audio integrata per il timecode, che hanno le funzionalità appena menzionate, è quindi molto importante distinguere prima se la scheda audio del controller permette la funzionalità timecode, tieni presente che se non vedi porte rca sul controller significa che non puoi collegarvi nulla e non puoi fare del timecode, inoltre tieni presente che se ci sono degli attacchi rca, non sempre possono fungere da attacchi canale per il timecode, ma anche sorgenti aux, quindi valuta bene prima l’entrata, a prescindere dal fatto che le specifiche di un controller vanno studiate sul libretto riportato dalla fabbrica, anche se io metto in primo piano le soluzioni selvagge on-the-road ;)

commutatore da timecode ad analogico

Il pulsante arancione funge da commutatore, ovvero azionandolo o meno permette di passare dalla modalità timecode a quella originale, del deck corrispondente.

I benefici di una scheda audio esterna per il timecode sono indubbiamente la flessibilità, puoi portarla dove vuoi e attaccarla dove vuoi, funziona con tutto, ma è abbastanza impegnativa da collegare, soprattutto perché devi accedere al mixer e non sempre si ha la possibilità di raggiungere la cablatura. Un mixer con la scheda audio integrata invece ti costringe nel portartelo dietro e non è di certo una borsa porta cd, quindi se vuoi usare il tuo setup abituale, devi farti quattro calcoli. Per quanto riguarda il controller siamo all’estremo opposto della scheda audio esterna, se te lo compri, è perché te lo devi portare ingiro, e spesso chi acquista un controller per una questione professionale, è sempre un dj mobile e meno un dj che frequenta i club, o un dj da club a cui gli viene fornito sempre il suo angolino con l’attacco rca, che generalmente questo dj ha un nome.

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26 Marzo 2015

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