Come realizzare una luce da discoteca fai da te

Luce da discoteca fai da teLo so che questo post potrebbe sembrare infantile, poco professionale o da pivelli, ma voglio comunque condividere con voi una fase della mia giovinezza o comunque un’era dove si organizzavano le feste nei garage e non c’era nessun tipo di luci, dove le luci dovevano essere sempre accese, “perché bisognava controllare se i ragazzi molestavano le fanciulle”(!!!), ogni tanto qualche furbo spegnava la luce, ma dopo poco saltava la zia o la nonna sull’interruttore e scrutava subito la nipotina per vedere se si stava facendo palpare da qualche mascalzone !!!

Successivamente con un mio amico di nome Pasio dove il padre guarda caso “lavorava all’Enel”, abbiamo inventato una strategia che ci consentiva di costruire una luce simile a quella dei faretti da discoteca, quelle luci colorate che si accendevano e spegnevano a tempo di musica che oggi nonostante si trovano ancora in commercio, non vengono usate nei grandi ambienti (se non come faretti par dmx o barre combinate), e raramente nei piccoli ambienti ma molto spesso nei posti piccoli e privati.

Per costruire questo tipo di luce ti serve una spina, un cavo o anche due fili elettrici, uno starter (anche bruciato) quello usato nei neon, un porta lampada che puoi reperire in qualsiasi negozio di fai da te o di materiale elettrico e una lampadina colorata.

spina per luce da discoteca

Apri la spina, e collega i fili ad ogni connettore come in figura, se vuoi farti un ripasso sui collegamenti elettrici puoi dare un’occhiata a questo articolo.

portalamapada da luce per discoteca

Dall’altro capo del cavo elettrico devi collegare entrambi i fili al portalampada ma prima devi aprirlo, farci passare il cavo e collegare entrambi i fili come in figura, dopo aver collegato entrambi i fili ai connettori del porta lampada, devi tagliare un solo filo ad una certa distanza poco più superiore della lunghezza del porta lampada dove vi hai infilato entrambi i fili.

starte per luce da discoteca

Adesso ti ritroverai con un banale collegamento di una spina ad un porta lampada, ma tagliato da una parte, in questa parte dovrai collegarci uno starter, ovvero ad ogni capo che esce di fuori, devi attorcigliarci i fili del capo libero, così da far continuare il circuito elettrico.

luce psichedelica completa da discoteca

La luce psichedelica è fatta, adesso isola i connettori dello starter per evitare un contatto accidentale e provala attaccandola alla rete elettrica, vedrai la luce che si accende e si spegne ad intermittenza.

Come avrai notato l’intermittenza non va a tempo di musica ma bensi, va per conto proprio, questo non lo noterà nessuno e ne tanto meno potrebbe importare visto che sembra vada a tempo di musica.

Lo starter

Lo starter è una sorta di interruttore che funziona con la dilatazione termica, inizialmente il circuito è aperto e al momento che gli viene erogata la corrente, gli elementi la accumulano finchè a causa del riscaldamento termico non si toccano facendo contatto e di conseguenza chiudendo il circuito facendo passare la corrente, siccome la loro applicazione è correlata con i tubi a gas, questi hanno la funzione di innescare periodicamente quella scossa elevata per garantire la continua esecuzione della scintilla e mantenere il processo di innesco del gas, lo starter per sua natura, ripete sistematicamente questo processo di accensione (come un interruttore) per garantire la continuità dell’innesco del gas nel tubo ed evitare quindi che finendo il processo, il neon si spenga.
Così lo starter agisce anche su una lampadina, come un interruttore che si accende e si spegne.
Per andare sul sicuro dovrai usare uno starter normale o singolo universale, tipo Philips S2 o Osram ST151 ma questo non significa che con altri tipi di starter non funzioni.

Ovviamente al giorno d’oggi acquistare un qualsiasi effetto luce anche entry level o una serie di luci psichedeliche non costa molto, ma è giusto che questo guida comunque riporti anche ciò che è stato all’epoca in cui non vi erano soldi (per poter permetterci acquisti fuori dalla portata abitudinaria) e bisognava arrangiarsi con quello che si aveva a disposizione.

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25 Settembre 2014

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