Gli errori comuni da non fare quando mixi
Dopo aver imparato a mettere a tempo due canzoni e le tecniche primarie di mixaggio esce spontaneo fare degli errori da pivelli dove si è convinti di fare qualcosa di innovativo mentre non ci si rende conto di fare solo la figura degli inesperti oltre a creare situazioni sgradevoli.
– Il primo errore che vedo compiere spesso e soprattutto da persone con tantissima esperienza è quello di fare il fonico da discoteca.
Quando passi da una canzone all’altra assicurati di riportare tutte le manopole dei tagli di frequenzaIn acustica frequenza è il numero che definisce quante volt... (equalizzatori) in modalità flat ovvero nel centro. Molte persone quando suonano devono regolare questi parametri come se fosse che chi ha prodotto la canzone non l’ha prodotta bene e quindi loro devono correggere l’imperfezione non sapendo che gli equalizzatori del mixer vanno usati solo per fare il passaggio, poi vanno rimessi a posto, inoltre se il suono non esce bene va regolato l’equalizzatore generale dell’impianto, mentre se quella che non si sente bene è proprio la canzone, significa che l’hai scaricata da youtube e queste sono le conseguenze di quando non viene curata proprio la musica.
Non curarti di fare uscire un suono perfetto e limpido, non sei ne all’opera ne il fonico dei Modà, ma preoccupati che la gente si diverta e che beva per far incassare il locale.
– Un errore da pivelli ma non troppo è quello di far andare l’impiano “a rosso” ovvero di spingerlo sempre a limite. Un conto è quando la canzone riceve dei picchi saltuari, un conto è quando si è costretti a spingere per un momento per poi ritornare alla normalità, un conto è quando si è proprio pivelli e alzare il volume al massimo con la convinzione che più alto è il volume più si è bravi, più la gente balla.
Alzando il volume il tuo impianto distorce, quindi se l’impianto non ce la fa l’unica soluzione è quella di prenderlo più potente.
– Un errore che non perdona e che potrebbe anche fartela pagare di cui ho già trattato in precedenza è quello di non fare accavallare i bassi della stessa natura, ovvero se due canzoni hanno entrambe un basso forte e marcato, su un impianto fatto bene non si percepisce nulla, mentre su un impianto discreto potrebbe dare un po’ di fastidio quindi ti basta solo abbassare il livello dei bassi dal mixer della traccia uscente, ma se l’impianto fa cagare, oltre al fatto che sentirai distorcere tutto, rischierai di mandare in protezione l’amplificatore e quindi rimanere senza musica fino al tempo in cui non si riprende.
– Un altro errore meno grave che in fin dei conti può capitare a tutti è quello di far partire la traccia a tempo ma non rispettando la metrica, o perché si perde la pazienza (capita eh!) o perché non si è abbastanza concentrati e si fa partire la traccia in un punto qualsiasi, se questo errore capita spesso, dovresti documentarti sulla metrica di un brano.
– A volte può capitare di sbagliare un passaggio, ma non parlo di battuta dove i bassi fanno i cavalli (trainwrecking), ma dove si mischiano strumenti e voci, dove tutto va a tempo, ma è una miscela di suoni che non ha ne testa ne coda, quindi in questo caso non insistere nel recuperare il passaggio, non sei un chirurgo in sala operatoria, ma taglia direttamente la canzone uscente, o a limite puoi sfumarne sia come volume che come livelli di bassi e medi.
Questo errore potrebbe essere dato dal fatto che tu non conosca una o entrambe le canzoni e ci azzardi un mixaggio, ma in caso contrario sappi che il passaggio tra due voci, o tra due strumenti solisti non si fa.
– In questi ultimi tempi ho ricevuto tante domande del tipo: “quando faccio il passaggio con l’equalizzatore del mixer, non esce un passaggio proprio limpido, come devo fare per farlo bene?”.
La risposta è cambiare il mixer.
Spesso a questa domanda rispondo con un’altra domanda, ovvero su che tipo di mixer si possiede, e la maggior parte dei casi sono tutti dei mixer di manifattura mediocre, con questo non voglio dire che non vanno bene, ma che se pretendi un risultato perfetto nei tuoi passaggi, devi optare per un mixer di buona qualità.
Questo non sarebbe un errore, però l’attrezzatura che possiede ti mette dei limiti e devi essere bravo a saperli gestire e non incappare in ciò che potrebbe limitarti e quindi farti passare per inesperto.
– Ultimo errore, ma un appunto più che altro consiste nel fatto di creare mash-up(Mash up o Mashup) è una composizione, produzione, traccia ... al volo.
Di solito un passaggio può durare 15 secondi, 30 ma anche un minuto (a seconda del periodo ovviamente), alcuni hanno una strana tendenza forse per noia a far partire la canzone sopra l’altra e a giocarci di sopra facendo sentire a volte il pezzo di una a volte il pezzo di un’altra come in un mash-up(Mash up o Mashup) è una composizione, produzione, traccia ..., quindi un passaggio che dura 2 e più minuti diciamo.
Credo che questa attualmente sia una tecnica fuori moda e per dare spazio alla propria creatività si potrebbe farlo in mille altri modi diversi (che spiego in altri post), credo altresì che in una situazione standard, bisogna comportarsi come da manuale, perché se questa è la regola significa che questa è la cosa giusta, facendo quindi i passaggi come da manuale.
Questi sono errori che comunque vengono compiuti da tutti quanti noi, chi di più chi di meno, chi di più gravi chi di meno, chi con più frequenzaIn acustica frequenza è il numero che definisce quante volt..., chi di meno.
Quindi se un giorno ti troverai in una situazione in cui sta suonando un dj alle prime armi, ti renderai conto che questi errori, in base al modo in cui vengono compiuti e al comportamento di chi li compie, riversandoli su di te potrai capire fino a quanto siano sbagliati cercando di migliorare te stesso, se non capisci questo significa che pecchi di presunzione o che sei un megalomane, perché ognuno di noi è portato a sbagliare e si può solo imparare dagli sbagli altrui con lo scopo di migliorare ma non di diventare perfetto!
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